eugenio miozzi: venezia tra innovazioni e tradizioni 1931-1968

di Francesca Pascale

Il 13 aprile è stata inaugurata, presso lo spazio eventi della libreria la Toletta, la mostra fotografica dedicata all’ingegnere Eugenio Miozzi. La mostra, che sarà possibile visitare ad ingresso gratuito fino al 23 giugno 2024,  porta lo spettatore nell’evoluzione che l’isola di Venezia ha avuto, per arrivare ad essere conosciuta com’è oggigiorno. La Toletta, ha messo a disposizione al pubblico vecchie foto ritraenti lo stato dell’isola di Venezia, prima, durante e dopo la costruzione del Ponte della Libertà, ponte ideato da Miozzi stesso, e che collega l’isola alla Terraferma. L’effetto che più colpisce di questa mostra è vedere come la città e i suoi cittadini siano cambiati insieme all’isola stessa: le abitudini, la vita in laguna. Le foto mostrano una continua evoluzione della quotidianità dei cittadini veneziani. Un lavoro mastodontico quello operato da Miozzi, che nella sua opera costituita da ben quattro volumi Magnus Opus: Venezia nei secoli. La città. La laguna. Racconta al lettore le difficoltà e le ostilità che, in quanto ingegnere, ha dovuto affrontare, durante la costruzione dei suoi ponti più famosi, fra cui, ricordiamo al lettore, anche il Ponte degli Scalzi, e quello dell’Accademia, costruito in legno. Miozzi criticò in diverse testate giornalistiche la difficoltà di costruire e di abitare un luogo così peculiare come la  laguna di Venezia, caratterizzato da: problemi relativi all’ l’ingegneria idraulica, il problema delle inondazioni, l’insabbiamento della laguna, ma, nonostante lo sconforto, questi problemi sono sempre stati affrontati  con la voglia di cercare sempre una soluzione per incrementare il miglioramento dei collegamenti nazionali e le modalità di creazione di un nuovo porto, fondamentale per gli scambi commerciali della città. 

Se siete appassionati di storia o anche solo incuriositi dallo scheletro che vi è dietro l’attuale Venezia conosciuta ai più, consigliamo caldamente di visitare la mostra! Il fascino dell’antico che muta in nuovo, vi coinvolgerà inevitabilmente.

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