Le luci del Redentore

Testo di Pietro Gavagnin
Foto di Riccardo Mirarchi

La festa del Redentore è sicuramente fra le più sentite dal popolo veneziano e affonda le sue radici nel XVI secolo. La sua nascita riguarda la costruzione della chiesa del Redentore alla Giudecca come ex voto a Dio per celebrare la liberazione dall’epidemia di peste, che cessò  nel 1577. La realizzazione fu affidata a Palladio, capo architetto della Serenissima. Il tradizionale ponte galleggiante, una volta realizzato esclusivamente da barche, venne ideato per facilitare il flusso di fedeli. Sebbene ora ai più siano sconosciuti i motivi storici-religiosi della ricorrenza, la festa non ha certo perso vigore. Oltre al grande afflusso di turisti sia veneti che stranieri che richiama, la festa è accolta da tutta la popolazione fin dalla giovane età. Il modo più classico di festeggiare è quello di assistere ai fuochi, lanciati la notte del terzo sabato del mese di luglio, da un barchino o da una toppa. Le pietanze classiche sono il baccalà mantecato e i bovoletti aglio, olio e origano. Se non si ha una barca le location più gettonate sono la riva della Giudecca, le zattere e tutta la fondamenta da santo spirito alla punta della dogana.

Qui per voi abbiamo raccolto una selezione di foto dei fuochi dell’ultima edizione, scattate dal fotografo Riccardo Mirarchi.