Nizioleti 11.0

di Pietro Gavagnin

“Calle e Ponte delle Pazienze” collegano la chiesa dei Carmini e Calle lunga S. Barnaba, nei pressi di Santa Margherita. In questa zona aveva sede dal 1498 la casa delle pinzochere dei carmini, ovvero una congregazione di donne pie e molto religiose. Al piano terra vi si trovava un laboratorio di cucito, utilizzato per il lavoro delle donne. Nello specifico si specializzarono nella produzione di “pazienza” un particolare tipo di sottoveste femminile. Oltre ad autoprodursele, ne vendevano a gran quantità il giorno della festa della Madonna dei Carmini. Non vi era un prezzo fisso, ma si accettavano le offerte libere delle fedeli.

Nella stessa zona del sestier di Dorsoduro, nella parrocchia di S. Trovaso, si trova il “Rio delle Romite”. Anche qui si trovava un’abitazione per sole donne, le “eremite” o “romite” in dialetto veneziano, dove si auto isolavano perché povere o vedove. In particolare qui ebbero sede le romite agostiniane dai primi anni del XVII, con annessa chiesetta per i riti religiosi. Un’ospite d’eccezione fu dal 1722 la dogaressa Laura Corner, vedova del doge Giovanni II Corner. Qui vi rimase fino al 1729, vivendo in un ampio locale con molte delle sue ricchezze.

“Calle del Pestrin” nella parrocchia di santo Stefano deve il suo nome ad un mestiere, appunto quello del pestrin. Questa figura era un semplice venditore di latte, con la particolarità che il latte veniva munto la mattina da una mucca di suo proprietà, cosa non comune data la mancanza di spazi a Venezia per poter edificare stalle e in generale ospitare animali di grossa taglia.

“Sottoportego, ponte e calle dei Dai” si trovano nei pressi di Piazza San Marco. Secondo la leggenda questo insieme toponomastico prende il nome da un famoso fatto storico, ovvero il tentato colpo di stato di Baiamonte Tiepolo nel 1310. La rivolta fallì per colpa di alcuni ribelli traditori che informarono la repubblica e presero alla sprovvista le milizie dei sovversivi. L’esercito li insegui per tutta venezia per catturarli, al grido di incoraggiamento dei veneziani che dalle finestre urlavano “Dai! Dai!”. In seguito a questo evento storico venne istituito il famoso Consiglio dei Dieci.

Contenuti presi da “I nizioleti raccontano 1” di Paolo Piffarerio e Piero Zanotto venduto in allegato con il “Il Gazzettino” edizione speciale del 2012

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