Nizioleti 12.0

di Pietro Gavagnin

Campo San Barnaba deve ovviamente il nome al Santo cipriota che affianco San Paolo nella sua missione di evangelizzazione. Tuttavia nella zona del campo vi si trovavano gli appartamenti delle famiglie nobili cadute in disgrazia economica. Queste famiglie prendevano il soprannome di “barnabotti”. I capofamiglia, sebbene ridotti in povertà, mantenevano il titolo e potevano dunque partecipare alle elezioni del doge, a pieno diritto.

Ponte e Fondamenta delle Turchette, nei pressi della parrocchia dei Carmini, prende il nome dalle donne ottomane prigioniere della Serenissima. In particolare qui venivano ospitate le turche mussulmane in una sorta di ostello-prigione. Esse potevano uscirvi solo convertendosi al cattolicesimo e sposando un veneziano. Si narra anche che ben 100 fanciulle ottomane del Gran Vizir vennero donate come bottino dopo la battaglia di Lepanto nel 1571.

Fondamenta degli Ormesini, ora rinomata per i numerosi bacari, era una volta sede delle botteghe dei tessitori degli “ormesini”, particolari tessuti alla orientale, stile importato nel XVI secolo. Le clienti erano prostitute di lusso, ma anche donne altolocate. È noto che la dogaressa moglie di Marino Grimani commissionò due abiti in tale tessuto per due nani da compagnia.

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