LA GIOVANE VENEZIA IN SERIE A

di Luca Miazzo

Prima della storica promozione in Serie A del 2021, l’ultima volta che il Venezia Football Club si presentò sul palcoscenico della serie A era la fine del secolo scorso, più precisamente tra il 1999 e il 2000. Erano gli anni delle magie del duo Pippo Maniero e il “Chino” Recoba, capaci di salvare le sorti della squadra, durante la stagione passata, da una retrocessione pressoché certa, ma che non riuscì a ripetersi nel campionato successivo, determinando così la retrocessione in Serie B.

Gli anni successivi furono costernati da una serie di vicissitudini che gettarono il Venezia in una spirale di rivoluzioni anormali: prima fallimenti e poi rifondazioni (prima nel 2005 e poi nel 2009), costituirono gran parte di un lungo processo di ristrutturazione di una società che intravide la svolta nel 2015. Nell’ottobre di quell’anno, l’avvocato statunitense Joe Tacopina, divenne l’azionista di maggioranza del nuovo Venezia Football Club e a tutti gli effetti il nuovo presidente della società lagunare. Da quel momento in poi, il cammino del Venezia aprì la strada a tanti e meritati successi, tra tutti le due fantastiche promozioni in successione 2016 e 2017 (dalla Serie D alla Lega Pro e poi in Serie B), fino alla memorabile promozione dello scorso anno (grazie al sigillo, al termine dei tempi supplementari, nel derby col Cittadella, di un veneziano doc come Riccardo Bocalon) coronamento di un progetto quinquennale che finalmente aveva dato i suoi frutti.

Nel frattempo il Venezia Fc ha cambiato volto: la società è passata nelle mani di un imprenditore statunitense, Duncan Niederauer, che non vuole di certo sfigurare rispetto al precedente proprietario connazionale, anzi, vuole dare a Venezia una ventata di aria giovanile, impostando la propria campagna acquisti verso giocatori prevalentemente under 23, mantenendo, però, come pilastri del gruppo squadra, alcuni giocatori fautori della promozione in serie A, tra tutti Mattia Aramu, ma soprattutto l’allenatore, Paolo Zanetti.1 

La rifondazione giovanile era già cominciata l’anno passato, nella stagione 2020-2021, con l’arrivo di alcuni giovani promettenti italiani e stranieri, ed anche quest’anno sono stati presi ulteriori innesti, pronti a gettarsi nella mischia infuocata della massima divisione calcistica italiana. 

Dopo le prime partite, si è fatto sentire l’impatto della cadetteria superiore e ha fatto venire a galla alcune lacune per il gioco proposto, ma il “Mose” del Venezia Fc resiste e si aggrappa alla forza di un gruppo solido e infarcito di tanto entusiasmo. Uno spirito che coinvolge un intera città e che si spera possa anche attirare la gioventù veneziana, con qualche iniziativa, per stimolarla a compiere il tragitto in vaporetto, o a piedi, fino a Sant’Elena per sostenere la squadra; un’occasione più unica che rara per osservare campioni come Zlatan Ibrahimović e Ciro Immobile ma anche Nani e Sergio Romero non sono da meno, specialmente in termini di carisma e dedizione. 

L’obiettivo primario è riconfermarsi e il supporto del Penzo sarà sicuramente fondamentale in questo cammino tortuoso, ma il Venezia e la città meritano un palcoscenico degno del Teatro la Fenice. 

1 FASANO, Alfonso, “Paolo Zanetti senza paura”, in: Rivista Undici, 10/11/2021, online.
Disponibile in: https://www.rivistaundici.com/2021/11/10/come-gioca-venezia-paolo-zanetti/. 

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