La poetica di Jingyun Wang.

di Francesca Pascale

Jinyun Wang è un giovane artista classe 1996 che si è laureato alla Chengdu Neusoft University nel 2018, per poi laurearsi nell’ottobre del 2021 in Nuove Tecniche dell’Arte-Nuovi Media (biennio) all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Jingyun è “specializzato nell’uso di diverse tecniche e forme per esprimere idee, creando sottili connessioni tra immagine e testo. Poeticamente, illustra le nostre vite, la nostra comprensione dell’esistenza umana e la nostra esperienza del passare del tempo”1. Fra i suoi più importanti lavori, Jinyung ha esposto alla Biennale Architettura 2021 e alla Biennale Arte 2022. L’intervista è avvenuta nell’aprile 2022 durante una soleggiato pomeriggio veneziano.

Una delle poesie visive “Facula”
Biennale Architettura Venezia 2020
Mostra al Padiglione di Venezia 2021

Qual è lo scopo principale del tuo lavoro artistico, fra installazioni e progetti virtuali, e cosa vuole comunicare al pubblico?
Lo scopo del mio lavoro artistico è quello di trasmettere le mie idee che nascono nella vita quotidiana, che mi possono cogliere in qualsiasi momento della giornata, come ad esempio durante una passeggiata, influenzato da ciò che mi circonda: il mio obiettivo è quindi quello di essere il più poliedrico possibile. Ogni idea che mi viene in mente può essere sviluppata tramite forma di video, installazioni, oppure New Media Art. Mi piace usare diversi materiali, soprattutto prodotti readymade e ricombinarli in un nuovo significato. Alla base della mie opere ci sono io: quindi alcune risultano essere più sarcastiche, altre più cupe e introspettive. E’ questo che voglio comunicare: voglio essere in grado di esprimere la mia visione del mondo che abitiamo. Spero che il pubblico colga nel mio lavoro l’impronta poetica che sta alla base di ogni progetto, ma soprattutto vorrei trasmettere un potere emotivo.

’Frammento-Rain‘
Installazione Luminosa,Esposto al Dalian City Art Museum,DaLian,Cina。

Oltre ad aver esposto alla mostra di fine residenza della Fondazione Bevilacqua La Masa in San Marco, quest’anno il tuo lavoro “Infection-migration” ha vinto il primo premio “glass design” per il bando “Artefici del Nostro Tempo”, concedendoti l’onore di vedere la tua opera esposta presso il padiglione Venezia, per la seconda volta in due anni, alla Biennale Arte “The Milk of dream” 2022. Ti va di raccontarci qualcosa sulla creazione di essa?
L’opera è in formato virtuale e si trova nel padiglione Venezia “Alloro”. E’ possibile andare a vederla fino al 27 novembre 2022. Essa raffigura un gruppo di elefanti realizzati in vetro che migrano verso un luogo sconosciuto per sfuggire all’operato dell’uomo che, come un cancro o un virus sul nostro pianeta, ha reso la natura che ci circonda, morente. Questa mandria dà l’impressione allo spettatore di sciogliersi su se stessa e i colori del vetro stanno a rappresentare un senso di morte che incombe nella traversata. Il tema della Biennale di quest’anno è “The milk of dreams” e questa visione è come se rappresentasse un sogno, anzi, più che un sogno un incubo distopico che però ha alla base un paradosso: anche se la visione è surreale, il messaggio che vuole mandare sul danno inferto alla natura giorno per giorno è reale e concreto.

‘Migrazione-infezione’
opere di design in vetro
Biennale Art Venezia 2020
Mostra al Padiglione di Venezia 2022

Vivere a Venezia negli ultimi quattro anni quanto ha influenzato il tuo processo creativo?
Venezia mi ha influenzato nell’essere una città piena di spunti artistici: ci sono tanti eventi culturali, in una città così ricca d’arte vi è l’opportunità di comunicare con artisti di diversi paesi e questo è molto positivo ma ha anche i suoi aspetti negativi, come ogni città del mondo d’altronde. Nonostante la sua incredibile bellezza vivere qui, per il mio particolare modo di lavorare, mi crea qualche disagio. Infatti può risultare complesso dover spostare installazioni ed opere di grandi dimensioni, ma questo ovviamente investe la mie esperienza lavorativa personale, per ogni artista è diverso.

’Living room‘
15 cardboard boxes with images
Variable size
Installation
’Ombre‘
Installazione a Palazzo Carminati di Fondazione Bevilacqua La Masa

1Cfr. Jingyun Wang | Comune di Venezia.

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