lee miller – Man ray • Fashion • Love • War, e la sintesi di qualche suggestione.

di Francesca Pascale

Possiamo chiamarla fortuna, caso, destino. Guardando a posteriori la vita della fotografa e modella Lee Miller, ci sembra di intravedere un’esistenza che, grazie alle strategie del caso, ancora adesso rimane impressa nelle nostre menti. Partendo dalla relazione tormentata con l’artista Man Ray – protagonisti di un amore così intenso da diventare l’uno il riflesso dell’altro in qualsiasi forma di poiesis artistica – ,alla carriera come modella e poi fotografa reporter per la rivista Vogue, la  vita di Lee Miller è stata costellata da avvenimenti incredibili. Si vocifera che abbia conosciuto l’allora editore della rivista precedentemente citata, Condé Nast, poiché quest’ultimo le salvò la vita sventando un’incidente stradale: stupito dalla bellezza e dalla personalità frizzante della giovane la iniziò alla carriera nel mondo della moda. 

“Si fata sinant”, se il destino lo vuole, recita il protagonista del romanzo di Stendhal ne Il Rosso e il Nero, e la dea fortuna, in questo caso, ha baciato con le sue rosse labbra carnose il volto della nostra protagonista. Certo, il destino svolge un ruolo fondamentale in ogni azione di successo, e a volte senza il favore di fortunate coincidenze, esistenze incredibili sarebbero rimaste nell’oscurità prive di una narrazione ai posteri, specialmente se parliamo del secolo scorso e il soggetto in questione è una donna. Eppure nonostante questo, mi piace pensare che nella storia di Lee Miller ci sia anche una buona dose di spregiudicatezza e coraggio, e che siano stati questi attributi a renderla la femme fatale di cui abbiamo memoria. 

ll compito di questa captatio benevolentia nei confronti della nostra beniamina, è quella di incuriosire gli animi dei lettori e stimolarli a visitare la mostra Lee Miller – Man Ray • Fashion • Love • War , che fino al 10 aprile 2023 ha dimora presso Palazzo Franchetti. Le foto in esibizione sono collegate da un fil rouge il quale si pone la pretesa di indagare il rapporto intricato- sia professionale che amoroso- fra la fotografa e l’artista statunitense, svelando allo spettatore quanto la persona di Lee Miller abbia influenzato grandi pensatori ed artisti del novecento, e quanto il suo lavoro artistico abbia spiccato durante il periodo dell’avanguardia surrealista. 

Be there or be square!

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